L’ineluttabilità è qualcosa che ci viene imposta gradualmente sin da piccoli, prima o poi si arriva al punto che si accetta lo stato di cose, prima o poi ci si rassegna che nulla possa cambiare. Se non accetti l’ineluttabilità allora sei un folle, o meglio, gli altri ti etichetteranno come folle.
Il mio pensiero è una fotografia.
Una fotografia solitamente è qualcosa che non cambia nel tempo, è qualcosa che la puoi riguardare anche dopo anni ed è sempre la stessa, al massimo possono cambiare gli occhi di chi la guarda.
In questo caso gli occhi di chi la guarda sono sempre gli stessi ma purtroppo la fotografia ha cambiato di significato pur rimanendo sempre la stessa.
Questa foto è stata scattata nel Rione Sanità il 17 Gennaio 2013 in occasione dei fuochi di Sant’Antonio, i ragazzi sono al cospetto delle fiamme, sullo sfondo attaccato al muro uno striscione dedicato a Genny ed Enrico scomparsi troppo presto.
Oggi questa foto dice altro, in questa foto c’è anche Genny Cesarano che oggi non c’è più. In quel momento Genny non poteva sapere che due anni dopo sarebbe stato ammazzato. Genny non poteva sapere che sarebbe diventato un “altro striscione”, un altro ragazzo da ricordare perché senza vita.
Oggi questa foto è l’ineluttabilità. Oggi vorrei strappare in mille pezzetti quella foto.
La convinzione di fare la cosa giusta è qualcosa da ricercare giorno dopo giorno dentro se stessi, ci devi credere veramente e non ti potrai mai arrendere, non potrai mai più tornare indietro.
Smontare il castello dell’ineluttabilità non è cosa semplice, quel castello ha molteplici facce e non è solo la camorra. Costruirsi gli strumenti per distruggerlo richiede sacrifici ed impegno mentre i sudditi di quel castello faranno di tutto per impedirtelo.
Essere determinati per arrivare alla consapevolezza che se il domani non è oggi allora l’ineluttabilità non esiste.